Doppia stimolazione, nuova strategia in casi di bassa risposta
La bassa risposta ovarica (POR – dall’inglese Poor Ovarian Reserve) è una delle grandi sfide che affrontiamo nella riproduzione assistita. In questo post spieghiamo che cos’è la bassa risposta ovarica e analizziamo uno degli ultimi progressi nel suo trattamento: la doppia stimolazione ovarica.
Che cos’è la bassa risposta ovarica?
Si ha bassa risposta ovarica quando, durante il ciclo di fecondazione in vitro, il numero di ovociti ottenuti è inferiore al previsto.
Secondo la Società Europea per la Riproduzione Assistita, si ha bassa risposta in un ciclo di fecondazione in vitro quando vengono soddisfatti due dei seguenti criteri:
- Età superiore ai 39 anni.
- Ciclo precedente con meno di 4 ovociti recuperati
- Alterazione del test sulla riserva ovarica (RFA <5-7 e AMH <0,5-1 ng/ml).
Questa bassa risposta è una situazione frustrante sia per le pazienti che per il medico. Con un’incidenza stimata secondo la serie che varia tra il 5 e il 24%. Si tratta di pazienti con una peggiore prognosi dato che il tasso di gravidanza cumulativo è direttamente correlato al numero di ovociti ottenuti in un ciclo.
Negli ultimi anni, sono state proposte varie strategie per migliorare i risultati in questi pazienti, ma senza una netta superiorità dell’una sull’altra (uso di androgeni, di inibitori dell’aromatasi, selezione del ciclo più ottimale, accumulo di ovociti…).
Ultimi progressi per la Bassa Risposta Ovarica
Grazie all’esperienza acquisita nella salvaguardia urgente della fertilità nelle pazienti di oncologia, è stato notato che la stimolazione durante la fase luteale (una volta avvenuta l’ovulazione), permette di ottenere ovociti maturi che danno origine a embrioni idonei alla conservazione.
Doppia stimolazione, una nuova strategia per migliorare la bassa risposta ovarica.
La doppia stimolazione, prima in fase follicolare e poi in fase luteale, dello stesso ciclo permette di ottenere un maggior numero di ovociti da questo ciclo. Questa nuova strategia è stata descritta per la prima volta dal Dott. Kuang (protocollo di Shanghai) nel 2014.
Che cosa otteniamo con la doppia stimolazione ovarica?
La strategia di doppia stimolazione ovarica permette accorciare i tempi per il raggiungimento della gravidanza e questo ha un effetto positivo, dato che il passare del tempo riduce le possibilità di gravidanza in queste pazienti e aumenta il rischio di abbandono.
Alla Clinica Fertia, da tre anni a questa parte, abbiamo introdotto questo nuovo protocollo di doppia stimolazione nel gruppo di pazienti a bassa risposta ovarica, con risultati molto incoraggianti, ottenendo in molti casi un maggior numero di ovociti nella stimolazione in fase luteale, nonché embrioni di qualità superiore. Ottenendo, in questo modo, un miglioramento dei tassi di gravidanza in queste pazienti con una prognosi riproduttiva peggiore.
Se ti è stata diagnosticata una Bassa Risposta Ovarica, o pensi che potrebbe essere il tuo caso, ti invitiamo a contattare il nostro team, potremo conoscere personalmente il tuo caso e sapere se il trattamento di doppia stimolazione ovarica potrebbe aiutarti a realizzare il tuo sogno di essere madre.
Recentemente, il gruppo Vaiarelli 2020 ha pubblicato uno studio su un gruppo di donne che stavano per sottoporsi a un ciclo di FIV e biopsia embrionale per la diagnosi genetica preimpianto (PGT-A), 100 di loro optano per la doppia stimolazione e 197 eseguono un ciclo con stimolazione convenzionale in fase follicolare.
E scoprono che, nel gruppo della doppia stimolazione, il tasso di bambini a casa passa dal 7% al 15%, la percentuale di embrioni geneticamente normali idonei al trasferimento aumenta da un 14% a un 31%.
Un altro dei fattori più degni di nota di questo studio è che la percentuale di pazienti nel gruppo con stimolazione unica in fase follicolare che ha abbandonato i trattamenti è stata dell’81%, a causa del forte impatto psicologico su queste pazienti dovuto alla cattiva prognosi e ai precedenti fallimenti.